
Resta l’incertezza, ma per il momento prevale l’attesa. Sì perché i dazi americani che inizialmente dovevano partire con l’inizio del mese di luglio, verosimilmente scatteranno dal 1° di agosto. Lo ha annunciato la Casa Bianca nelle ultime ore e dall’Europa al Giappone, dalla Corea al Sudafrica, il mondo è con il fiato sospeso. Si proseguirà con le lunghe ed estenuanti trattative, con i tavoli di confronto su cui sono al lavoro politici e tecnici di ogni Paese, ma con una certezza: quando entreranno in vigore, i dazi saranno un colpo duro da assorbire. Anche se per alcuni contesti, come per esempio quello locale, una percentuale come quella del 10% potrebbe essere una soglia accettabile. Resta comunque da capire se le parti, in particolare quella del presidente americano, riusciranno a trovare una quadra in grado di limitare i danni. I dati delle esportazioni trentine verso il Paese a stelle e strisce sono chiari: oltre 680 milioni di euro di export nel 2024, in aumento di quasi il 10%, con il mercato americano che oggi rappresenta il 13% delle vendite estere. E come è noto, il settore vitivinicolo è quello trainante: in tavola, negli Stati Uniti, finisce circa il 40% dell’export di vino prodotto proprio nella nostra provincia.