
Sulle manifestazioni pro Palestina, che hanno interessato Trento, interviene il rettore dell’Università Deflorian, mai intervenuto fino ad ora nonostante qualche eccesso di frange minoritarie - ha spiegato. "Venerdì mattina – scrive nella nota - si è raggiunto un limite che mi induce a intervenire. Quel giorno c’è stata una manifestazione, in via Calepina vicino al Rettorato, che ha ribadito con forza la volontà dei partecipanti per l'immediata interruzione delle ostilità a Gaza, per la fine della guerra e la piena accessibilità degli aiuti umanitari. Ancora una volta però, accanto agli appelli per la pace – scrive Deflorian - pienamente condivisibili, si è assistito, da parte di qualcuno, a insulti gratuiti al sottoscritto e grottesche accuse all’Università di sostenere la guerra e lo sterminio palestinese. Solo aberranti calunnie – spiega -perché Unitn ha cercato di sostenere il popolo palestinese nei modi possibili. Accuse che si basano, sulla passata collaborazione con alcune Università israeliane, ora inattive. Confondere i crimini di Netanyahu con la collaborazione scientifica e culturale è segno di superficialità, faziosità e mancanza di ascolto che si giudicano da sole. Un comportamento che nega i valori fondanti della nostra democrazia" conclude il rettore.