
La montagna sta cedendo. E’ questo il commento, riassunto in pochissime parole, dei tecnici che nelle ore scorse hanno sorvolato Cima Falkner, vetta nel gruppo del Brenta che sfiora i 3.000 m di altezza. Una serie di distacchi di roccia si è registrata su entrambi i versanti della cima, nella giornata di lunedì, raccontata da diversi escursionisti che erano nella zona interessata e che hanno avvertito un fortissimo boato e da alcuni video girato pochi momenti dopo il distacco e che riportano ancora la polvere sollevata dalle frane. Secondo i geologi inviati sul posto dal Dipartimento Protezione Civile della Provincia, l’intera cima visibile da lontano dai rifugi Tuckett, Brentei e Alimonta, sarebbe interessata – in queste ore – da un fenomeno di degradazione di uno strato di roccia che solitamente è costantemente ricoperto dal ghiaccio. Il sorvolo in elicottero, infatti, avrebbe permesso di notare delle evidenti spaccature nella roccia all’interno delle quali si notano spessori ghiacciati. E’ in corso, insomma, un processo di spaccatura delle pareti e secondo gli esperti è da prevedere una serie di grossi crolli a breve. Per queste ragioni alcune vie che risalgono verso la cima e nei dintorni sono state chiuse come la via delle “Bocchette” 305, il sentiero 315 con la via ferrata Dallagiacoma, il 316 che porta da Passo Grostè a rifugi Tuckett e Sella e il sentiero 331. Tutti i sentieri che partono dal Grostè sono stati interdetti tramite delle ordinanze di emergenza emesse dai sindaci dei territori che comprendono cima Falkner, dunque i comuni di Tre Ville e di Ville d’Anaunia. Pochi minuti dopo il lanciato allarme sul posto si sono portati equipaggi della Protezione Civile che hanno provveduto ad informare i rifugisti e a far evacuare almeno un centinaio di escursionisti.