Presentati al comune di Trento due progetti di solidarietà: Donotrentino e “Abita!” Donotrentino è un progetto nato nel novembre 2020 da un gruppo di cittadini attivi ed enti del Terzo settore coordinati da Trentinosolidale. L’idea è nata dall’osservazione che molte persone stavano modificando i propri stili di vita, anche per effetto di un’emergenza sanitaria che ha sì alimentato nuovi bisogni, ma anche nuove sensibilità, fra cui una maggiore attenzione all’ambiente, alla riduzione degli scarti e alla solidarietà. Si è quindi deciso di dare una risposta innovativa con una piattaforma informatica (www.donotrentino.it) che facilitasse l'incontro tra offerte solidali e bisogni di sostegno e aiuto. In questo periodo natalizio caratterizzato dalla ricerca di regali, il Comune di Trento insieme ai partner del progetto vuole rilanciare l’iniziativa sensibilizzando i cittadini a rimettere in circolo oggetti inutilizzati a beneficio di chi ne ha bisogno. Come funziona? Attraverso il sito, i donatori inseriscono una foto e una breve descrizione dei beni che vogliono donare. Possono anche decidere di offrire il proprio tempo o le proprie capacità professionali, attivando così nuove forme di volontariato. L'assegnazione di ciò che è stato donato è curata da associazioni ed enti, appositamente accreditati da Donotrentino, che operano da tempo a diretto contatto con persone e famiglie in difficoltà e che, grazie alla loro dislocazione sul territorio, facilitano la donazione e partecipano agli eventuali costi di trasporto, smontaggio o montaggio, contenuti al minimo grazie anche alla collaborazione dei donatori e dei volontari. Gli enti del Terzo settore ma anche gli uffici pubblici possono pubblicare sul sito richieste di beni o dei servizi di cui hanno necessità. La rete di riuso solidale è composta da 43 soggetti accreditati e più dell’80% degli oggetti donati ha ora una “seconda vita”. Il progetto “Abita!” C’è poi il progetto “Abita!” finanziato nell’ambito del bando Caf Acli “30eLode” in collaborazione con il Comune di Trento, in particolare con il servizio Welfare e coesione sociale e il progetto Politiche abitative. L’obiettivo di “Abita!” è fornire assistenza diretta a persone e famiglie in condizioni di bisogno, offrendo un aiuto immediato a chi ottiene una casa dal servizio pubblico, ma non dispone né di mobilio né di altri beni legati all’abitare. Grazie al finanziamento Acli, è possibile affrontare le spese di trasporto, montaggio e smontaggio dei beni e dare un supporto concreto a chi si trova in emergenza abitativa. Finora si è riusciti ad arredare cinque appartamenti e a far fronte ai “traslochi” anche grazie alla collaborazione dell’associazione “Dalla viva voce” che, con il progetto "Di casa in cosa", si occupa di aiutare il reinserimento nella società di persone con esperienze di detenzione. Dunque il progetto prevede il coinvolgimento virtuoso di altri soggetti fragili, diventando un motore di inclusione. L’impegno del Comune - quale titolare delle politiche e delle azioni in materia di edilizia abitativa pubblica, di emergenza abitativa e di inclusione sociale per persone e nuclei familiari in precarietà abitativa – è quello di svolgere un ruolo di facilitatore dell’incontro tra donatori e soggetti bisognosi e di divulgare l’iniziativa tramite i propri canali di comunicazione.