
Proseguono le attività di analisi e monitoraggio sulla Cima Falkner, nel Gruppo di Brenta, dopo i recenti crolli di roccia che hanno interessato entrambi i versanti. Un team tecnico composto dal Nucleo droni del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento, il Servizio geologico della Provincia autonoma di Trento e il Soccorso alpino e speleologico trentino ha effettuato nuovi rilievi in vetta, con il supporto logistico del Nucleo elicotteri. Grazie all’utilizzo di speciali scanner applicati ai droni, è stato acquisito un modello in alta risoluzione dell’intera cima, che sarà ora confrontato con i rilievi precedenti. Le prime immagini raccolte mostrano un’evidente evoluzione delle fratture: in particolare, sono stati documentati allargamenti significativi, a conferma di una situazione ancora in movimento. Le fratture, in precedenza riempite da ghiaccio, ora risultano in parte vuote, segno di un cambiamento della morfologia di Cima Falkner. Si tratta di un’evoluzione legata anche alla degradazione del permafrost, elemento che in quota svolge un importante ruolo di “collante” per la massa rocciosa.