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È Pasqua, Tisi: "Cristo, mia speranza, è risorto"

Domenica 20 Aprile - 12:13

"In un’umanità paralizzata dalla paura dal timore dei migranti, dall’ansia legata alla fragilità economica. Un'umanità costellata di infiniti sepolcri a cielo aperto: da Gaza, all’Ucraina fino al Sudan...mentre la morte tutto divora portandosi via la vita, l’amore vince". L’omelia di Pasqua dell’arcivescovo Lauro Tisi è un inno all’amore e alla vita che in questa Pasqua si canta. Se con la morte di Gesù, sembrava fallire la speranza di quanti confidavano in Lui, con la sua resurrezione il figlio di Dio riscrive le sorti del mondo intero perché il Risorto non appartiene al passato ma è presente oggi. “Morte e vita” - spiega Monsignor Tisi - “si sono affrontate in un prodigioso duello; il Signore della vita era morto, ma ora vivo trionfa”. Trionfa in quell’amore che non è imposizione, ma libertà. Nelle parole di Tisi, un monito all'amore tossico. "L'amore, non si impone", dice, "questo è l'insegnamento di Dio che varca i secoli". Una Pasqua che sia insomma di pace e di speranza che si scrive nella storia della resurrezione di Gesù dalla morte, il mistero decisivo della fede. A chi chiede un segno di questa resurrezione monsignor Tisi risponde: “Cristo è risorto è ha il volto dei giovani che, come Sara Piffer, hanno il coraggio di pregare”.

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