Partite di formaggio Casolet e di burro prodotti da un caseificio situato fra la val di Non e la val di Sole sono contaminate dal batterio dell’Escherichia Coli. 5 0 6 forme di questo formaggio sono già state vendute fra il 30 luglio ed il 7 agosto scorsi; il burro sarebbe stato venduto, invece, fra il 14 luglio ed il 13 agosto. La stessa azienda produttrice ha provveduto ad informare le autorità ed ora la popolazione dell’esito sfavorevole delle analisi eseguite su uno dei lotti di formaggio prodotti e su alcuni panetti di burro. Il prodotto può essere nocivo per i bambini, per le donne in stato di gravidanza e per le persone con sistema immunitario indebolito. Attenzione quindi, chi avesse il dubbio di aver acquistato formaggio Casolet o burro in zona dalla metà di luglio in poi è bene se ne liberi se ancora in possesso. Il Ministero della Salute, nel frattempo, ha disposto il ritiro della parte di prodotto non ancora venduto. Per rimanere in tema è di soli pochi giorni fa la notizia di un bimbo di nemmeno un anno in gravissime condizioni, dopo aver ingerito del formaggio a latte crudo in provincia di Belluno.