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Eurap Research, il DNA nelle Alpi preistoriche

Domenica 21 Settembre - 10:20

Un viaggio nel tempo di migliaia e migliaia di anni, attraverso il DNA: è lo studio del team internazionale guidato da Eurap Research, in collaborazione con le Università di Trento e Uppsala, che ha analizzato il genoma di 47 individui vissuti tra 3500 e 8000 anni fa nelle Alpi orientali italiane, al fine di ricostruire la storia genetica dei gruppi preistorici alpini. L’indagine, realizzata nell’ambito del progetto PrehistoricAlps e pubblicata sulla rivista scientifica Nature Communications, ha fatto luce sull’evoluzione genetica dei gruppi umani che hanno abitato queste montagne, un’area strategica di passaggio tra Mediterraneo e Europa centrale. I resti, provenienti da 17 siti del Trentino-Alto Adige, sono stati analizzati dal punto di vista antropologico e genetico. Un lavoro che ha permesso di ricostruire l’impatto delle grandi migrazioni dell’Eurasia sui gruppi alpini preistorici. Tra i risultati più sorprendenti: un cacciatore-raccoglitore vissuto circa 8.000 anni fa che mostrava tracce genetiche sia da popolazioni occidentali che orientali, segno di antiche mescolanze tra gruppi umani. Nei millenni successivi, con l’arrivo degli agricoltori dall’Anatolia, il DNA alpino cambiò ancora. Ma nonostante i contatti, questi gruppi rimasero geneticamente isolati più a lungo rispetto ad altre zone d’Europa. Analizzato anche Ötzi, vissuto oltre 5.000 anni fa e ritrovato tra i ghiacci. La mummia del Similaun condivide tratti con altri individui dell’Età del Rame, ma ha linee genetiche uniche, ancora oggi misteriose.

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