Sul terzo mandato come possibilità da consentire ad un governatore uscente ora Fratelli d’Italia sembra aver cambiato idea. Dopo aver tentato di affossare la legge che il Trentino ha varato, dopo aver sparato ad alzo zero contro il presidente Fugatti che ha tolto un po’ di fiducia a Francesca Gerosa dopo il suo “no” alla riforma e dopo aver impugnato la legge varata dalla Provincia Autonoma, il partito di Giorgia Meloni comincia ad abbassare il muro dello scontro. Per bocca del coordinatore nazionale Giovanni Donzelli la riforma è possibile se – a detta sua – la proposta dovesse arrivare attraverso un documento che dimostra compattezza sul tema da parte delle regioni italiane. Donzelli, insomma, vuole nero su bianco una proposta di legge e non tollera iniziative singole dei territori. Questo il messaggio che arriva in queste ore da Roma e che rimanda alla Conferenza Stato-Regioni la discussione del tema a fronte, appunto, di un documento unitario. Fugatti, dunque, può iniziare ad intravvedere un po’ di sereno dopo i temporali abbattutisi sul Trentino all’indomani della tanto sofferta modifica di legge, ma non è il solo a poter esultare. Gli altri due governatori leghisti del nordest d’Italia Zaia e Fedriga si sfregano le mani e ringraziano Donzelli per l’apertura andando anche oltre. Il presidente del Friuli Venezia Giulia Fedriga ricopre anche il ruolo di presidente della Conferenza delle Regioni ed è proprio lui a ricordare che già in passato la Conferenza ha chiesto all’unanimità al Governo di aprire un tavolo di approfondimento sul tema del terzo mandato pertanto – dice – “siamo a disposizione del Governo”. Tra il 2027 ed il 2028 le scadenze elettorali di rilievo saranno due e per Fugatti e per tutto il centro destra ciò che deriverà dal dibattito futuro sarà dirimente.