Nel maggio scorso Consumerismo No profit denunciava un incremento medio del prezzo del gelato industriale confezionato del 22% rispetto alla primavera del 2022. Un aumento giustificato dal balzo dei costi delle materie prime: zucchero, uova, frutta, creme industriali, ma anche costi energetici e di trasporto. Dall’indagine svolta risulta che la città con il maggior incremento del prezzo è Firenze, circa il 34%, che porta il prezzo medio del gelato a 7,93 euro al kg (prezzo del 2022 a 5,91 euro/kg), mentre Padova e Vicenza sono invece le città dove un chilo di gelato industriale costa meno che altrove, dato che viene venduto a poco più di 4,5 euro al kg. Bolzano si colloca fra le province più care assieme a Trento. Nel capoluogo sudtirolese un chilo di gelato viene venduto a 7,20 euro, nel capoluogo trentino a 6,53 euro. L'Adoc del Trentino, associazione per l’orientamento e la difesa dei consumatori di emanazione UIL, ha effettuato una rilevazione in alcune gelaterie del capoluogo e delle principali località della provincia per capire quanto costa di più in provincia il gelato artigianale rispetto a un anno fa. Rispetto al 2022 il prezzo al chilo del gelato artigianale aumenta mediamente del 10/15%, pari circa a 2 euro e varia dai 17 euro al kg di una gelateria di Riva del Garda ai 22 euro al kg di alcuni artigiani del capoluogo. All’interno di questa forbice si posizionano le altre gelaterie contattate, circa una quindicina, il cui prodotto artigianale viene venduto mediamente tra i 18 e i 19 euro al chilo. Il conto è tutt’altro che dolce, soprattutto se si pensa che di solito il gelato non si compra al kg ma a numero di gusti o palline, con poco controllo sulle quantità.