“Da un’irregolare gestione dei rifiuti urbani, fino al maldestro approccio di riorganizzazione dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti attraverso l’Egato che si traduce con meno soldi nelle tasche dei cittadini e nelle casse della pubblica amministrazione. Un danno erariale di 6 milioni di euro”. Questa è la denuncia delle 18 associazioni territoriali sensibili al tema ambientale pervenuta alla Corte dei Conti. La seconda parte dell’esposto redatto dalle 18 associazioni provinciali sui rifiuti denuncia invece un abbandono dell’unico impianto di Trattamento meccanico biologico esistente in Trentino in via alla Pineta a Rovereto, una struttura che inquina meno e riduce i rifiuti. "Al posto di questo impianto già finanziato" - conclude il coordinatore del tavolo delle associazioni, Pietro Zanotti - "tra dieci anni rischiamo di avere in Trentino un costoso sia in termini ambientali che monetari: inceneritore".