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Giubileo dei giovani, 330 trentini da Leone XIV

Domenica 03 Agosto - 11:50

“La fragilità è parte della meraviglia che siamo", "L'amicizia è la strada per la pace" e “Non accontentatevi”. Sono i messaggi di papa Leone XIV che resteranno nel cuore dei 330 giovani trentini e trentine, arrivate a Roma per i 5 giorni di incontro con il papa. Il Giubileo dei Giovani ha raccolto oltre un milione di fedeli tra i 17 e i 30 anni, giovani e giovanissimi che hanno partecipato sabato 2 agosto alla Festa e Veglia di Preghiera con il Santo Padre e domenica mattina alla Messa conclusiva. A venticinque anni dalla Gmg di Wojtyla, i giovani cattolici si sono riuniti di nuovo, condividendo i valori da loro più sentiti, come quello della pace. Sabato nella spianata tutto il giorno si sono alternati canti e balli in attesa dell’arrivo del Santo Padre, mentre la sera è calato il silenzio della preghiera. "Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano!": ha detto Papa Leone XIV indicando l'amicizia come la strada per la pace". Sacchi a pelo e tende per la notte di sabato, in attesa del ritorno del Papa, che domenica mattina con la messa ha chiuso la settimana di Giubileo dei giovani, l'evento più partecipato di tutto l'Anno santo. Sulla spianata di Tor Vergata alle porte di Roma Est si è tenuta la funzione, presieduta da Papa Leone XIV e concelebrata da venti cardinali, 450 vescovi e 7mila sacerdoti. Sul palco il papa è salito accompagnato da duecento ragazzi, alcuni segnati dalle guerre e dalle migrazioni oltre ai volontari che si sono dedicati all'accoglienza. "La fragilità di cui ci parlano – ha detto Leone XIV durante l’omelia - è parte della meraviglia che siamo” ma “Non accontentatevi, aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Tornando ai vostri Paesi, in tutte le parti del mondo, contagiate chiunque incontrate con il vostro entusiasmo e con la testimonianza della vostra fede!”

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