Si stima che dal 12 luglio, in modo intermittente, il Trentino sia stato flagellato da violente grandinate e del vento forte. Una mannaia per l'agricoltura. Zambana, Bagolino, Nave San Rocco, Storo, Nogaredo, Besenello, Villa Lagarina e Val di Cembra le zone più colpite dai chicchi di ghiaccio, grandi anche come palline da tennis. Secondo uno studio della start up Hypermeteo, specializzata nell’analisi dei dati meteo, il 70% del territorio trentino è stato toccato dalla grandine, per fortuna spesso in territori montani. Ma sono ingenti i danni alle colture e ai filari di viti provocati da questi eventi in alcuni casi definiti estremi. Numerosi gli ettari colpiti - fa sapere il Codipra. Risultano quindi sempre più necessari un’attenzione e un adattamento ai cambiamenti climatici a 360 gradi.