Una contrattazione durata due anni e mezzo, tra scioperi e stati di agitazione, finita con la spaccatura dell’unità sindacale nel settore del consumo. Quella che ha riguardato il rinnovo del contratto integrativo provinciale per i lavoratori di Famiglie Cooperative. Un rinnovo sottoscritto da Fisacat Cisl in accordo con la Federazione Trentina della Cooperazione. Ma Filcams cgil e Uiltucs del Trentino hanno detto no. La spaccatura nasce sulle quote variabili: il nuovo contratto siglato da CISL introduce un premio aggiuntivo del 40%, erogato in base ai risultati raggiunti da Famiglie Cooperative. Novità contestata duramente dalle altre sigle. Ci troviamo di fronte a una proposta riduce gli stipendi del 40% per gran parte del personale e abbassa le tutele sugli orari, rendendo più difficile conciliare vita e lavoro. Il messaggio lanciato dal segretario generale Uiltucs Stefano Picchetti. Diverso il discorso per quanto riguarda il contratto integrativo DAO, che ha messo d’accordo tutte e tre le sigle sindacali.