
Il recente duplice crollo dalla parete Falkner, nel cuore delle Dolomiti di Brenta, ha segnato un evento geologico di enorme portata. Secondo le prime stime degli esperti dopo i sopralluoghi con elicotteri e droni, il crollo avvenuto venerdì scorso è stato stimato tra i 200-250 mila metri cubi di roccia, circa quattro volte più massiccio rispetto al precedente distacco, ma la stima potrebbe portare al rialzo. I geologi proseguono con le analisi stratigrafiche e morfologiche, avvalendosi anche della collaborazione di due università: milano bicocca e firenze per implementare la raccolta dati anche grazie ai satelliti.