
Quota 2.500 metri, aria frizzante e quasi magici giochi di colori aprono ad un nuovo giorno. Quel momento, quando il nero della notte diventa lentamente arancio e poi via via si fa sempre più chiaro è il momento che si vuole catturare per sempre fra i ricordi ma anche nei pensieri vivendo un’alba diversa, fatta di colori appunto ma anche di musica e di sapere. Il panorama è quello della Marmolada, delle Pale di San Martino, del Lagorai. Il teatro è quello del Col Margherita dove sabato mattina sono saliti a decine approfittando di un viaggio speciale a bordo della funivia Col Margherita, dal Passo San Pellegrino. Partenza ore 4.30, all’arrivo, attorno alle 5 inizia lo spettacolo. L’alba diventa protagonista e la musica del violoncellista Francesco Ciech l’accompagna. Brani di Bach e musica del ‘900. Spazio al romanticismo ma anche alla storia di quelle rocce, formatesi più di 200 milioni di anni fa quando queste erano fondali marini, formavano barriere coralline alzate poi verso l’alto da attività vulcanica. Un viaggio nel tempo dove il mistero della natura si svela, ma non troppo.