I sindacati ci credevano, speravano davvero che l'importanza dei quesiti sul tema del lavoro chiamasse alle urne oltre il 50% degli avanti diritto al voto. Il referendum invece non ha riscosso il successo auspicato nonostante l'impegno per promuovere quanto fosse importante esprimere una preferenza. Il Trentino Alto Adige si è fermato al 22,7%, con un divario enorme tra Trento, al 29,09% e Bolzano, al 15,87%. In Italia ci si è fermati al 30,58%. Ed ora, ha aggiunto il segretario provinciale della CGIL del Trentino Andrea Grosselli, per il sindacato è tempo di riflessioni interne. Nel frattempo, sono già partiti i ragionamenti sul quorum e sulla reale efficacia dei referendum. Temi sui quali anche la deputata del Partito Democratico Sara Ferrari si è interrogata. Così com sul quinto quesito, quello sulla riduzione dei tempi per la concessione della cittadinanza italiana che ha incassato una percentuale maggiore di No rispetto agli altri quattro.