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Il West Nile Virus arriva a Verona, alta l'attenzione

Giovedì 31 Luglio - 11:38

Una “colonizzazione” in corso in Italia dei virus diffusi dalle zanzare, complice l’aumento delle temperature e gli spostamenti. Zika, Dengue, Chikungunya, West Nile gli arbovirus dai nomi esotici, un tempo noti solo nei Paesi d’origine Africa, Asia, Australia e America ora sono nomi conosciuti anche in Italia. A preoccupare maggiormente è l’arbovirus di origine ugandese il West Nile che porta a complicazioni post-infezione e anche decessi. I casi in Italia sono in crescita ed anche il bilancio delle vittime si allunga di giorno in giorno: al momento sono nove i pazienti deceduti dall'inizio dell'anno, ma sarebbero almeno 10mila le infezioni stimate sul territorio nazionale, la maggioranza in forma asintomatica. La trasmissione avviene esclusivamente tramite puntura di zanzara e non da persona a persona. Il periodo di incubazione varia da 2 a 14 giorni. In Trentino rimane alta l’attenzione: nella lista delle 31 province sorvegliate speciali, con restrizione sulle donazioni di sangue, anche la vicina Verona. Rafforzate le misure di prevenzione, per quanto concerne le donazioni di sangue, anche nelle province di: Bologna, Caserta, Cremona, Ferrara, Forlì-Cesena, Frosinone, l’Aquila, Latina, Lecce, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Novara, Oristano, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Rovigo, Torino, Treviso, Udine, Varese e Venezia. Si prevede il picco dei casi dopo ferragosto, ma a destare timore è l’imprevedibilità di questo virus diffuso dalle comuni zanzare, dette “Culex”.

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