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In Filarmonica il JAZZ Made in Italy e l’invito all’ascolto

Domenica 05 Novembre - 14:32

Quando si pensa al Jazz la mente viaggia subito oltre oceano, dove però il contributo italiano è stato importante. Sulle navi che arrivavano in America dalla metà dell’Ottocento c’erano anche i genitori di Nick La Rocca e Tony Sbarbaro, nati entrambi a New Orleans da genitori italiani, che nel 1916 dettero vita all’Original Dixieland Jass Band. Da qui partono le serate di ascolto guidato dal dott. Dario Ghidoni e organizzate dalla Società Filarmonica di Trento, con registrazioni, racconti e interpretazioni della storia e della musica, in particolare del JAZZ Made in Italy. Con un po’ di ritardo rispetto agli altri paesi europei, la “nuova musica” cominciò ad affermarsi anche in Italia a partire dagli anni Venti, dapprima come musica da ballo, poi come progressiva adozione degli stili americani (swing, bebop, free, jazz rock …), quindi come sintesi sperimentale di linguaggi di matrice eterogenea. I tre incontri delle Serate Jazz 2023 si terranno di lunedì in sala, a partire dal 6 novembre alle ore 19. Ospite della terza serata sarà Franco D’Andrea, pianista e interprete di spicco della scena jazzistica italiana e internazionale dagli anni Sessanta ad oggi. Dal 7 novembre, invece, partirà la stagione autunnale dell’Invito all’Ascolto, cinque matinée alle ore 9 del martedì, in collaborazione con corso di Storia della musica dell’Università della terza età e del tempo disponibile. Ad aprire le danze il giovane duo violino e pianoforte, formato da Mjlla Franetovich e Monica Maranelli, con un programma che abbraccia quattro secoli di musica.

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