
È il cibo la prima vera ricchezza del nostro Paese. Secondo l’ultima analisi di Coldiretti, il valore complessivo della filiera agroalimentare italiana ha raggiunto i 707 miliardi di euro. Un settore strategico trainato da 700mila imprese agricole e oltre 4 milioni di occupati. Il punto è stato tracciato al 23° Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato a Roma da Coldiretti con The European House – Ambrosetti. L’Italia è prima in Europa per valore aggiunto agricolo con oltre 42 miliardi nel 2024. Numeri che raccontano un’eccellenza anche nella qualità: 328 specialità DOP, IGP e STG, 529 vini certificati, 5.547 prodotti tradizionali e la più grande rete di vendita diretta in Europa con i mercati Campagna Amica. Forte anche il biologico: 84mila aziende impegnate su questo fronte. Spinta anche verso l’export: 42,5 miliardi di euro nei primi sette mesi del 2025, in crescita del 6%. Ma non mancano le difficoltà: cambiamenti climatici e conflitti internazionali stanno mettendo alla prova il comparto, ad esempio la produzione di nocciole, che nel 2025 è stata quasi dimezzata, e il prezzo del grano è crollato sotto i costi di produzione. Tensioni anche nel comparto vino, colpito da dazi USA e cambiamenti strutturali. Un settore che, come tutto l’agroalimentare, è chiamato a resistere, innovare e rilanciarsi.