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Il Trentino riorganizza la rete delle cure intermedie

Venerdì 08 Dicembre - 10:46

Il servizio di cure intermedie verrà temporaneamente sospeso alla Casa di Cura Solatrix di Rovereto e all’Ospedale San Camillo di Trento a partire dal primo gennaio 2024. Questa è la decisione presa dalla Giunta Provinciale, che intende introdurre una nuova struttura con 20 posti letto a San Vendemmiano, già in precedenza residenza sanitaria territoriale Covid. Il progetto di riqualificazione avrà la durata di 3 anni, e sarà possibile soprattutto grazie alla convezione con la Cooperativa Sociale Assistenza di Tione, l’ente gestore della struttura a Castel Ivano, che spesso è stata a supporto del servizio sanitario provinciale. “Si tratta di una revisione provvisoria ma necessaria” ha detto l’assessore provinciale alla salute Mario Tonina, secondo il quale ciò consentirà non solo di continuare a garantire un’adeguata offerta ospedaliera sui territori, ma anche ad estendere al distretto sanitario Est il servizio di cure intermedie, che rimane ben distribuito in tutto il Trentino. Attualmente la rete delle cure intermedie nella provincia include il presidio sociosanitario ad Ala (con 20 posti letto), a Tione (di 17 posti letto), la casa di Cura Solatrix di Rovereto (in tutto 16 posti letto), il Centro sociosanitario San Giovanni di Mezzolombardo (con 12 posti letto) e all’ospedale San Camillo di Trento. Inoltre secondo le direttive del PNRR si prevede l’ampliamento di tre posti letto a Mezzolombardo e la realizzazione di due nuove strutture ospedaliere: la prima a Pergine Valsugana e l’ultima ad Ala, entrambe con un’idea di partenza di almeno 17 posti letto.

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