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Inaugurazione dell'Unità operativa di neurochirurgia

Mercoledì 17 Gennaio - 18:17

Nel 2023 sono stati oltre 750 interventi, gli interventi effettuati dall’unità operativa di neurochirurgia, per rispondere a un bisogno di salute crescente l’Apss in sinergia con la Provincia ha investito in questa branchia della chirurgia. Dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione il quinto piano dell’ospedale Santa Chiara di Trento promette essere un reparto all'avanguardia per l’Unità operativa di neurochirurgia che avrà a disposizione un reparto rinnovato e il supporto superspecialistico, neurorianimatorio e neuro-anestesiologico della terapia intensiva neurochirurgica, sviluppata di fianco al reparto di degenza ordinaria. Un posto letto in più, due ambulatori e una stanza dedicata ai ricercatori che consentirà di portare la ricerca clinica direttamente in reparto oltre all’inserimento di altro personale altamente qualificato con 8 nuovi specialisti che si aggiungono alla squadra operativa del primario, il prof. Silvio Sarubbo. Tra i luminari durante la conferenza stampa di questa mattina è stato presentato anche il direttore del centro di protonterapia Frank Lohr con esperienze in ambito europeo per il trattamento dei tumori tramite appunto i protoni che, a differenza della radioterapia, vengono indirizzati permettendo una estrema precisione di azione evitando il danneggiamento dei tessuti sani circostanti. Un’accuratezza che è un fiore all’occhiello con pazienti da tutto il mondo. "Il 2024 per la sanità trentina" - ha asserito il neo assessore alla Sanità Mario Tonina - "sarà un anno cruciale dal taglio del nastro odierno del rinnovato reparto di neurochirurgia al progetto in corso per la creazione di un nuovo polo ospedaliero e universitario".

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