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Inchiesta "Sciabolata", Villotti dal Gip: non parla

Martedì 13 Maggio - 18:29

È tempo di interrogatori di garanzia nell'inchiesta denominata "Sciabolata", interrogatori brevi perché nessuno parla in quest’indagine delicata che tocca anche i vertici istituzionali e imprenditoriali del Trentino. L'ex presidente di Patrimonio del Trentino ed ex capo di gabinetto del presidente della Provincia autonoma di Trento Andrea Villotti, attualmente agli arresti domiciliari, davanti al gip Gianmarco Giua si è avvalso della facoltà di non rispondere. In merito ai domiciliari, in cui l'ex presidente di Patrimonio del Trentino si trova attualmente, l'avvocato difensore Giovanni Rambaldi ha dichiarato che “nei prossimi giorni sarà presentata istanza di riesame al tribunale della libertà”. Continuano anche gli interrogatori di garanzia degli altri indagati, ben 70 le persone coinvolte che dovranno raccontare al giudice per le indagini preliminari le loro versioni dei fatti. A parlare anche un componente della famiglia Agostini: Gabriele. Il padre Claudio e il fratello Alessio continuano invece, su suggerimento dei rispettivi avvocati, ad avvalersi della facoltà di non rispondere. Nelle 75 pagine dell’ordinanza secondo gli investigatori, uno dei principali protagonisti dell’operazione Grand Hotel di Levico , sarebbe proprio l’imprenditore Alessio Agostini che avrebbe tentato di orientare a proprio favore l’esito del procedimento per l’acquisizione dell’hotel, grazie a una fitta rete di relazioni personali con alcuni dirigenti pubblici, tra cui appunto un Villotti. Si ipotizza il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente sia per Agostini, ma anche per il commercialista Andrea Pilati, e i vertici di Patrimonio del Trentino: Villotti, Maistri e Bolner.

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