Una curva affrontata a velocità eccessiva, la caduta violenta dalla moto, la gita con gli amici che si trasforma in tragedia. È morta così Damaris Pedron, 26 anni, nata a Borgo Valsugana ma cresciuta a Samone, dove il padre Mario è consigliere comunale. Il dramma si è consumato nel pomeriggio di sabato 6 settembre, sulla strada provinciale 71, all’altezza di Segonzano, mentre la giovane viaggiava in sella a una motocicletta guidata da un altro ragazzo in direzione Sover: insieme seguivano altre due moto, con a bordo quattro amici. In base alle prime ricostruzioni, la moto su cui viaggiava Pedron procedeva lungo un rettilineo a forte velocità. Troppa, per poter affrontare in sicurezza una delle tante curve insidiose della provinciale 71. Pedron e l’amico sono quindi caduti a terra, con la moto sbalzata 50 metri al di sotto del ciglio stradale. Violentissimo l’impatto, la giovane non ha avuto scampo. Diverso il destino del ragazzo alla guida, sopravvissuto all’incidente anche se ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale Santa Chiara di Trento. I primi a chiamare soccorso, sono stati gli amici, tornati indietro non appena si sono accorti che una delle tre moto era scomparsa dagli specchietti. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco di Segonzano e Bedollo, il soccorso alpino e i carabinieri di Cavalese. L’equipe medica non ha potuto fare altro che constatare il decesso della 26enne, che lascia i genitori e due fratelli maggiori. “Una grandissima perdita per l’intera comunità”, ha commentato Enrico Lenzi, l’ex sindaco di Samone, da sempre vicino alla famiglia Pedron.