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Indennità. Non c’è accordo sullo stop agli aumenti

Venerdì 17 Ottobre - 11:36

Di stoppare gli aumenti dei Consiglieri provinciali e regionali non se ne parla. Almeno per ora. E’ caduto nel vuoto il tentativo avanzato nelle ore scorse dal movimento Onda di Degasperi in Commissione. I componenti della maggioranza che siedono in assemblea hanno espresso parere contrario alla proposta di staccare la spina alla logica degli aumenti per i politici proporzionati agli aumenti dei dipendenti della Regione Trentino Alto Adige. L’intento delle minoranze, sostenuto anche dal PD, era quello di stoppa immediatamente gli aumenti automatici e di ricercare poi, con più calma, una nuova formula per equiparare gli emolumenti dei politici al costo della vita. Il no della Commissione, però, vanifica ogni cosa. Almeno per il momento. La maggioranza, dal canto suo, avrebbe fatto sapere di avere pronta una proposta di riforma della legge in merito e l’opposizione la incalza chiedendone aggiornamenti. Nel frattempo non arriva ancora nulla e le due giornate trascorse ad affrontare il tema, che deve trovare necessariamente un accordo fra le forze di centro destra e l’SVP, non hanno prodotto nulla in tal senso. Nel frattempo, a breve, scatterà un nuovo aumento per i dipendenti del Consiglio Regionale e a quell’aumento seguirà uno scatto automatico anche nella busta paga di tutti i consiglieri di Trento e di Bolzano. C’è chi lascia intendere che si stia facendo “melina” proprio per arrivare ad intascare anche questo prossimo aumento. Le forze che governano, però, fanno capire che la questione è delicata e che serve trovare una quadra che sia efficace e stabile.

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