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Individuato il responsabile dell'incendio che ha distrutto il Drago Vaia

Mercoledì 28 Agosto - 17:17

I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Trento coadiuvati da quelli della Stazione Carabinieri di Lavarone hanno chiuso il cerchio sul grave incendio avvenuto nell’agosto 2023 che aveva ridotto in cenere l’opera denominata “Drago di Vaia”, un enorme "Drago di legno" alato, il più grande nel suo genere in Europa realizzata dall’artista Martalar, con 2000 pezzi di pezzi di radici di alberi divelti dalla tempesta Vaia e più di 3000 viti. L'opera, di circa sei metri di altezza per sette di lunghezza, era nota a livello nazionale. Nel 2021 aveva riscosso un ampio successo, registrando oltre mille visite nel primo fine settimana di apertura al pubblico. I militari grazie ad una meticolosa attività d’indagine condotta attraverso l’incrocio investigativo delle immagini del sistema lettura targhe dei comuni di Lavarone e Folgaria con le celle dei tabulati telefonici e le dichiarazioni dei testimoni sono riusciti ad individuare il presunto responsabile dell’increscioso fatto, si tratta di un giovane residente in tutt’altra provincia, frequentatore occasionale della zona, con particolari fragilità comportamentali che sarebbero alla base del gesto e che hanno portato all’archiviazione del caso. Sono state escluse in definitiva del tutto quelle ipotesi che sin da subito erano state avanzate, tra cui quella accidentale dovuta ad un mozzicone di sigaretta lanciato per sbaglio, o quella prevalente secondo cui l’autore del reato potesse essere qualche residente del posto infastidito dal gran numero di turisti che l’opera ha richiamato negli anni.

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