Ventidue le misure cautelari e settanta gli indagati per droga e riciclaggio in Trentino. Il maxi blitz della Guardia di Finanza coordinato dalla Procura di Trento denominato 'Sciabolata' ha smascherato una rete criminosa che riciclava i proventi dello spaccio di stupefacenti nella gestione di bar, alberghi e ristoranti in alcuni locali di Trento Andalo e Lavis. A tirare le fila sarebbero stati alcuni componenti della famiglia Agostini agli arresti il padre Claudio e i figli Gabriele ed Alessio che si sono avvalsi al momento della facoltà di non rispondere. Quattro i locali sotto sequestro il Tower pub e l’Andel Haus a Andalo, il bar Dolce Vita a Trento e il Dersut a Lavis. Secondo le indagini, sarebbero stati luogo di stoccaggio e spaccio di droga. Per molti esercenti del centro città non è certo un fulmine a ciel sereno. Se le indagini portassero a una conferma della accuse rimane l’amarezza di una concorrenza sleale. All’indomani dell’operazione “Sciabolata” il direttore di Confesercenti del Trentino, Aldi Cekrezi, non nasconde la preoccupazione per la tutela delle legalità e invita gli esercenti a denunciare ogni sospetto di illecito.