Carrello della spesa in crescita più contenuta nel 2025 rispetto all’anno precedente (da + 3,1% a +2,1%) e inflazione in frenata nel mese di ottobre in Italia, a +1,2%, un valore inferiore a quello del Trentino Alto Adige, che segna +1,5%. Grandi però le differenze a livello provinciale: Bolzano spicca tra le zone con la crescita più sostenuta a +1,9, seconda solo a Napoli che è a +2%, mentre Trento si ferma appena sotto la media nazionale, a +1,1%. I dati sono dell’Istat, che ha diffuso l’indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, di ottobre 2025 registrando un calo rispetto all’1,6% di settembre, e una diminuzione dello 0,3% su base mensile. Il rallentamento è dovuto soprattutto alla brusca decelerazione dei prezzi degli energetici regolamentati, ossia energia elettrica e gas nel mercato tutelato, che scendono da +13,9% a -0,5% e degli alimentari non lavorati, dalla frutta alla carne fresca, che passano da +4,8% a +1,9%. Contribuiscono, in misura minore, anche il rallentamento dei servizi relativi ai trasporti e degli alimentari lavorati, come pasta, cibo in scatola, salumi o formaggi. Rimangono invece in lieve accelerazione i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. A livello territoriale, l’inflazione risulta più alta al Sud, nel Nord-Est e in Centro Italia, mentre è più contenuta nel Nord-Ovest, a +1,1% in linea con il dato Trentino, e nelle Isole dove si ferma a +0,8%.