Dodici giornate di squalifica per Riccardo Nicolussi. Si chiude così, con la stagione finita anzitempo per il giocatore del Molvenospor, colpevole di aver rivolto ad un avversario insulti di stampo razzista. L’episodio, ripreso dalle nostre telecamere, risale a domenica scorsa al termine della sfida del campionato di Promozione fra la squadra di casa, il Molvenospor e la capolista Ravinense. Al triplice fischio è scoppiato un parapiglia, come possiamo vedere, che ha avuto come primi protagonisti Nicolussi, del Molvenospor con la maglia numero 7 e il giocatore della Ravinense Yassir Dsiri, con la maglia biancoceleste numero 20. Dsiri cerca lo scontro con Nicolussi fino a stenderlo con uno spintone. Il tutto sarebbe nato da una serie di insulti, ingiurie – si legge sul referto steso dalla terna arbitrale – “e offese dall’inequivocabile contenuto discriminatorio per ragioni di razza”. Rifacendosi al referto arbitrale, che è l’unico atto ufficiale che può essere preso a riferimento, il Giudice Sportivo ha applicato quanto previsto dall’articolo 28 del Codice di Giustizia sportiva e che recita: “Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che comporta insulto per motivi di razza. (…) Il calciatore responsabile di tale condotta è punito con la squalifica per almeno dieci giornate di gara”. Così facendo Nicolussi non scenderà in campo fino al termine di questo campionato di Promozione e non potrà essere convocato neppure per la prima giornata del prossimo campionato. Squalificato per due gare anche lo stesso Dsiri per la reazione e l’aggressione fisica ai danni di Nicolussi.