A Sèn Jan i Krampus dovranno da ora in poi indossare un numero identificativo ben visibile. Lo stabilisce un’ordinanza firmata dal sindaco Giulio Florian, arrivata tre giorni dopo la grande sfilata che aveva portato a Pozza 25 gruppi e oltre 400 figuranti, causando anche la paralisi della statale. L’ordinanza introduce l’obbligo, per chi si maschera, di presentare una dichiarazione annuale alla polizia locale: sulla base di questa dichiarazione verrà rilasciato un codice personale da esporre durante le uscite. Si tratta di una misura non nuova altrove, soprattutto nelle manifestazioni più grandi, dove sistemi di identificazione dei figuranti sono già diffusi. Secondo quanto riferito dalla polizia locale, negli altri comuni della valle – da Moena a Canazei – non si sono registrati problemi particolari durante le sfilate. Nel dibattito più ampio attorno al tema della sicurezza durante le manifestazioni dei Krampus, resta comunque il precedente di Levico del 2022, quando erano stati gli spettatori ad aggredire i gruppi mascherati. Le associazioni coinvolte, tra cui i Krampus della Vallarsa, ribadiscono il valore della tradizione e sostengono una linea chiara: “Il gesto c’è – dicono – la violenza no”. I Krampus rappresentano una tradizione radicata per i residenti e una forte attrazione per i turisti. Le iniziative proseguono già in questi giorni: domani le maschere della Val di Fassa scenderanno sulle piste dell’area Ciampac-Buffaure, con qualche apparizione anche nel campo scuola e nei rifugi, mentre a Pozza si terrà la sagra di San Nicolò. Il gruppo della Vallarsa sarà invece a Rovereto il 6 dicembre, a Bosentino l’8 e a Riva del Garda il 14. Numerosi, inoltre, i comuni trentini che ospiteranno i tradizionali gruppi: il 7 dicembre appuntamenti a Calliano, Camposilvano, Levico e anche Mezzolombardo.