La Commissione provinciale per le Pari Opportunità tra donna e uomo presso il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento è stata ascoltata in audizione a Roma dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. Occasione per condividere l’impegno della Commissione pari opportunità, guidata dalla Presidente Marilena Guerra, che si è soffermata sul mondo del lavoro, sul gender gap tra le retribuzioni e le pensioni: una differenza che porta alla dipendenza economica delle donne, con tutto ciò che ne consegue. “Ci vogliono interventi strutturali – ha sottolineato la presidente - di cui tutta la società in primis la politica deve farsi carico in modo trasversale”. Per il 2023 i dati parlano di un aumento del 3% delle denunce per violenza di genere in Trentino, 6 i femminicidi tra il 2020 e il 2024, mentre crescono esponenzialmente i casi di violenza digitale, dai 9 del 2023 ai 23 del 2024. In crescita del 30% gli accessi nel 2024 ai centri antiviolenza. Diversi i servizi, dall’assegno di autodeterminazione ai congedi retribuiti, fino alla presenza di alloggi protetti. Delicato il tema dell’accompagnamento delle vittime, e della presa in carico multidisciplinare di queste donne. Centrale l’impegno sul linguaggio inclusivo, l’attenzione alle nuove generazioni a partire dai giovanissimi e dalle scuole, ai servizi conciliativi. Fondamentali per la CPO le buone pratiche sul posto di lavoro, e la formazione, anche qui, dove si possono intercettare madri e padri, punto di riferimento per figlie e figli, donne e uomini di domani.