I Finanzieri del comando provinciale di Trento hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Trento, che ha disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie pari a circa 80 mila euro, nei confronti di 5 persone – 4 italiani ed una uruguaiana – indagati in concorso tra loro per l’ipotesi di reato di truffa aggravata, sostituzione di persona, violazione del codice della privacy, frode informatica con accesso abusivo a sistemi informatici e telematici. Le indagini sono partite a seguito di una querela presentata da un pensionato che si era visto addebitare sulla propria carta di credito l’attivazione di una Sim card intestata alla moglie già defunta. Le verifiche portate avanti hanno messo in luce gravi irregolarità penali poste in essere, dal 2020 al 2022, dai titolari e dipendenti di una società con sede a Trento, operante con quattro punti vendita presenti in tutto il Trentino, nel settore della vendita ed assistenza di cellulari. Le complesse investigazioni hanno svelato che gli indagati, approfittando della disponibilità di dati della clientela, attivavano utenze telefoniche ed eseguivano presunte vendite “a rate” di cellulari utilizzando i dati anagrafici e bancari degli ignari clienti. 57 le persone raggirate.