
Sta scaldando i motori l’aeroporto Valerio Catullo di Verona. Dopo l’annus horribilis, il 2020, dove il calo dei passeggeri in partenza ed in arrivo è stato pari al 71 per cento, rispetto al record del 2019 con 3,6 milioni di viaggiatori, ci sono dei primi timidi segnali di ripresa: da inizio aprile oltre 1.500 passeggeri al giorno per l'aeroporto veneto, 7 nuove destinazioni ed un piano di rilancio generale per una ripartenza dei viaggi in totale sicurezza. "Anche nei momenti peggiori della pandemia - spiega Monica Scarpa, Amministratrice delegata del Catullo - non abbiamo mai chiuso, ma l'impatto che abbiamo avuto dallo scoppio della pandemia è stato molto importante Con l'arrivo della primavera, le 7 nuove destinazioni si sono aggiunte alle 12 "invernali", ma che dovrebbero arrivare a 25 entro fine aprile, ad 80 in maggio e a 102 in estate. Per quanto riguarda la sicurezza, al livello europeo una sorta di passaporto vaccinale potrebbe essere una buona soluzione per permettere alle persone di spostarsi in estate, ma è importante ribadire che i voli in aereo sono assolutamente sicuri e che i protocolli anti-contagio adottati da aeroporti e compagnie funzionano – aggiunge Camillo Bozzolo direttore commerciale.