Proteggere la salute dell’uomo, preservando quella dei laghi eutrofici. Ovvero, quei bacini lacustri ricchi di nutrienti come azoto e fosforo, spesso colpiti da fenomeni di inquinamento tali da favorire la proliferazione di alghe e tossine potenzialmente nocive non solo per gli animali, ma anche per l’uomo. Questo il tema affrontato durante il convegno “Gestire il percorso di risanamento dei laghi eutrofici: cosa funziona e cosa no”, organizzato a Palazzo Benvenuti dal Comitato per la tutela e la valorizzazione dei laghi di Serraia e Piazze. Presente al convegno anche Alessandro Santuari, sindaco di Baselga di Piné, intervenuto per tenere alta l’allerta sulla situazione che ruota attorno al lago di Serraia, uno dei laghi malati del Trentino, dove nel 2024 sono riapparsi organismi nocivi che non si vedevano da anni. Al convegno hanno partecipato anche tre massimi esperti europei di rigenerazione dei laghi eutrofici: Miquel Lürling e Maira Mucci dall’Università di Wageningen, in Olanda, e Ingrid Chorus dal Leibniz Institute for Freshwater Biology, in Germania.