Il bilancio sorride a Latte Trento, ma non si placano le tensioni con Trentingrana Concast, il consorzio che da decenni riunisce le latterie del Trentino. Secondo i dati emersi dall’ultima assemblea dei soci, l’esercizio relativo al 2024 si è chiuso con una crescita del fatturato del 5,8 per cento rispetto all’anno precedente, così come risulta aumentata la quantità complessiva di latte distribuita ai soci, sia quella destinata all’alimentare che quella prevista per la produzione di grana. Lo stesso numero di soci è salito di 23 unità nonostante la perdita di 28 stalle. Sullo sfondo restano le forti tensioni emerse durante l’ultima assemblea di Concast lo scorso maggio. Una riunione svoltasi in un clima rovente per via della preannunciata decisione di Latte Trento di abbandonare il consorzio, assieme ai caseifici di Rumo e Fondo. L’uscita di scena, prevista per il 2026, mette a rischio le fondamenta stesse di un pilastro dell’economia trentina, che ora si trova a fare i conti con laceranti divisioni interne. Ragion per cui, a margine dell’assemblea di Latte Trento, l’assessora provinciale all’Agricoltura, Giulia Zanotelli, ha rivolto un nuovo invito a superare le divisioni interne a Concast per il bene della filiera agricola locale e della zootecnica di montagna.