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Liceo Prati: una storia che divide

Giovedì 07 Agosto - 17:39

Tante e diverse le opinioni sul Liceo Classico Giovanni Prati di Trento, che negli ultimi mesi è finito al centro di accese polemiche: alunni e genitori hanno denunciato un clima scolastico ritenuto troppo rigido, tra pressioni psicologiche, voti severi e carenza di dialogo. Divisi su due fronti i pareri degli studenti sulla scuola: c’è chi racconta di vivere la scuola con fatica, sentendosi sotto pressione e poco ascoltato, ma c’è anche chi difende il valore formativo dell’istituto, apprezzandone il rigore e la selettività. “Il clima di tensione c’è perché è una scuola che richiede molto, ma proprio per questo è anche un ambiente molto stimolante” ci racconta un’ex studentessa, maturanda nel 2023. Più serena anche la voce di chi il Prati lo frequenta ancora oggi: “Vivo l’atmosfera con tranquillità, e anche dopo la polemica la mia opinione sulla scuola non è cambiata”. Molti ragazzi e molte ragazze sottolineano la presenza di insegnanti attenti e disponibili: “abbiamo sempre trovato persone attente al nostro percorso, che si preoccupano per noi e sono pronti ad aiutarci” - raccontano - “anche in consiglio docenti, spesso professori e professoresse ci difendono e cercano di venirci incontro”. Secondo molti studenti e studentesse, il vero problema non sarebbe il liceo Prati in sé, ma il sistema scolastico italiano nel suo insieme. “Ci sono docenti con cui si hanno rapporti difficili in tutte le scuole”, spiegano. A preoccupare di più è la mancanza di dialogo tra gli insegnanti stessi, e l’utilizzo di metodi considerati ormai superati, che non sempre tengono conto delle esigenze e della realtà attuale.

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