Nel settembre del 1990 venne segnalata per la prima volta in Italia la cosiddetta “zanzara tigre”, una specie esotica di origine sud-est asiatica giunta nel porto di Genova con una nave che trasportava pneumatici dagli Stati Uniti. La zanzara, in grado di superare le rigide stagioni invernali dell’Italia settentrionale, è in Trentino da più di 10 anni, e almeno dal 2009 nella città di Trento. Dal 2010 il MUSE conduce il monitoraggio delle ovature di zanzara tigre mediante ovitrappole in 30-50 siti nel territorio del Comune di Trento, da Gardolo a Nord a Mattarello a Sud, mentre trattamenti di disinfestazione vengono effettuati da una ditta specializzata incaricata dal Comune ogni due settimane a partire dal mese di maggio in oltre 2000 tombini nelle zone più a rischio della città. Serve però il contributo dei cittadini, ed ecco che parte l’opera di informazione, con tre serate organizzate dal Comune in collaborazione con il Muse e l’Azienda sanitaria. La prima serata si terrà giovedì 10 luglio alle ore 20 nella sala Giorgia Depaoli presso la circoscrizione Oltrefersina, in via Clarina 2/1. Il secondo appuntamento è in programma lunedì 14 luglio, sempre alle ore 20, nella sala Gabardi Mosna della circoscrizione di Gardolo, in piazzale Groff 2. Un terzo appuntamento informativo sarà invece dedicato ai genitori dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia comunali e si svolgerà in modalità online, giovedì 10 luglio dalle 16.30 alle 18.00 in diretta streaming. Fondamentale che ognuno si impegni nella sua personale lotta alla zanzara cercando di evitare la formazione di depositi d’acqua nei propri terrazzi e nei giardini evitando di creare situazioni ideali per la deposizione delle uova.