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Luigi Dallapiccola, a Palazzo Trentini la mostra a 50 anni dalla morte

Domenica 14 Dicembre - 10:00

Una vita dedicata alla musica e segnata dai grandi drammi del Novecento ha fatto di Luigi Dallapiccola uno dei compositori italiani più significativi del suo tempo. La mostra inaugurata a Palazzo Trentini offre l’occasione di riscoprire questa figura centrale, a cinquant’anni dalla sua morte. Figlio di due trentini (il padre era di Trento e la madre di Ala), nato a Pisino nell’attuale Croazia, il compositore visse fin dall’infanzia il confronto tra culture tedesca, slava e italiana. Durante la Prima guerra mondiale la famiglia, di sentimenti filo-italiani, fu costretta al soggiorno coatto a Graz mentre in seguito le leggi razziali fasciste colpirono la moglie Laura. Queste esperienze segnarono profondamente la formazione umana e artistica di Luigi Dallapiccola, che divenne uno dei maggiori protagonisti della musica colta del Novecento. Considerato l’iniziatore della scuola dodecafonica italiana, la sua produzione comprende 83 lavori musicali e cinque opere. Il percorso espositivo si articola in due sale. La prima racconta l’uomo e l’artista, le origini trentine di Dallapiccola e la sua infanzia La seconda sala è dedicata a Ulisse, opus magnum del compositore. In mostra documenti, manoscritti, oggetti personali e materiali d’archivio. Esposti anche bozzetti di Fernando Farulli e opere legate alle arti figurative. La mostra nasce su iniziativa dell’associazione Continuum di Trento con il contributo di Mario Ruffini, presidente del Centro studi Dallapiccola di Firenze, ed è patrocinata dal Consiglio provinciale trentino. La mostra è visitabile fino al 18 gennaio 2026, con ingresso libero.

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