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Lupi, via libera all'abbattimento in Lessinia

Venerdì 15 Settembre - 10:35

Continua il braccio di ferro tra amministratori e associazioni animaliste, anche sui lupi. A Trento il Consiglio di Stato ha dichiarato improcedibile l'appello degli animalisti che chiedevano lo stop al decreto 41 firmato il 24 luglio dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti per “la rimozione tramite abbattimento di due esemplari di lupo nella zona di Malga Boldera”. Sono i lupi del branco che ha imparato a saltare le recinzioni elettrificate, predando diversi capi d’allevamento. Fino alla camera di consiglio del Tar di Trento, prevista per il 28 settembre, rimane in vigore il decreto, «ferma restando fino ad allora – scrivono i giudici - la possibilità per l'amministrazione di non portare ad esecuzione il provvedimento gravato in ragione della irreversibilità degli effetti dello stesso, con ogni conseguente evidenza». Le associazioni animaliste si sono subito messe al lavoro: la Leal e la Lav hanno già presentato una istanza cautelare monocratica che, se arriverà, congelerà nuovamente l’ordine di abbattimento. Intanto a Bolzano i lupi sono salvi fino al 10 ottobre: due gli animali nella zona di Selva dei Molini per i quali un decreto del presidente Arno Kompatscher aveva previsto l’abbattimento, bloccato dal Tar a seguito del ricorso di Lav, Lndc e Wwf. Il periodo dell'alpeggio è terminato, il rischio di predazioni di lupi cala, e il Tar sceglie di sospendere il decreto fino alla trattazione collegiale prevista alla prossima Camera di Consiglio.

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