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Malga Zonta, oggi le celebrazioni per l'81esimo anniversario

Venerdì 15 Agosto - 12:30

Il ripudio della guerra come risoluzione dei conflitti e la strenua difesa della democrazia. Sono questi due dei numerosi messaggi e appelli alla popolazione giunti da Malga Zonta, nell’81° anniversario dell’eccidio nazifascista costato la vita, il 12 agosto 1944, a 14 partigiani e 3 malgari, in gran parte giovani. E ai giovani d’oggi ha voluto rivolgersi il vicepresidente Achille Spinelli: “In questi luoghi - ha affermato - alcuni giovani ragazzi - molti appena ventenni - ebbero il coraggio di ribellarsi alla dittatura e a un destino che sembrava già scritto. Lo fecero scegliendo di stare dalla parte di valori universali: libertà, democrazia, solidarietà, ripudio di ogni forma di totalitarismo. Sono gli stessi principi sanciti dalla nostra Costituzione e alla base della nostra Autonomia, che costituiscono il fondamento del nostro pensare e agire quotidiano”. Il sindaco di Folgaria Michael Rech, il vicepresidente della Provincia di Vicenza Marco Guzzonato, la vicesindaca di Trento Elisabetta Bozzarelli, i sindaci e rappresentanti delle amministrazioni limitrofe lagarine e venete, il direttore della Fondazione del Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, lo storico Francesco Filippi e il presidente provinciale dell’Anpi Mario Cossali hanno ribadito la necessità di lavorare costantemente per la pace, del ripudio della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti, della difesa della democrazia e hanno auspicato la fine dei conflitti armati in corso. Nelle parole dei presenti sono emerse con forza le figure e le gesta di Alcide De Gasperi e Piero Calamandrei, oltre al decisivo ruolo dei partigiani e dei cittadini italiani per la sconfitta del nazifascismo. Infine, uno sguardo a quanto sta succedendo in Ucraina e nel Medioriente, le preoccupazione per il riarmo, le analogie tra la situazione attuale e gli anni che precedettero il secondo conflitto mondiale, e un appello a tutti i popoli europei di non tollerare quanto sta accadendo e di non lasciarsi vincere dal fatalismo.

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