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Maltempo in Trentino, sentieri chiusi e danni alle coltivazioni

Venerdì 21 Luglio - 09:18

Sono state una 90ina le chiamate ai Vigili del Fuoco nell’ultima ondata di maltempo, principalmente per allagamenti, piante pericolanti o cadute. Le zone più colpite sono state la Piana Rotaliana, la Val di Cembra, l’altopiano di Pinè, la Val dei Mocheni, la Bassa Valsugana soprattutto negli abitati di Strigno, Scurelle, Spera, Telve di Sopra, e la bassa Val Rendena, Priore, Villa Rendena e Riva del Garda. Il giorno dopo, la conta dei danni. Innanzitutto quelli all’agricoltura: venti e grandinate di forte entità in Valsugana, danni alle coltivazioni soprattutto nella zona bassa della valle; grandinata di maggiore intensità e con danneggiamento alla produzione frutticola in Val di Cembra, nella zona di Ville di Giovo, Cembra, Lisignago e Segonzano, in particolare nel comune di Giovo. Meno intense, invece, le grandinate che hanno interessato la Piana Rotaliana, la zona di Cavedine e l'area a sud di Trento. In Val di Non si è registrato vento forte nell'abitato di Novella, con isolate segnalazioni di danni agli impianti antipioggia. In montagna in Val di Fassa diversi i sentieri chiusi: 23 in questo momento, 14 solo a Moena, la zona più colpita dal maltempo di questi giorni. Problemi sono fondamentalmente legati alla caduta di alberi e grossi rami che ostruiscono il passaggio, ma il numero dei percorsi interdetti è destinato a salire. Passo Carezza e Passo San Pellegrino i siti più problematici, mentre la Marmolada rimane sorvegliata speciale con i radar che segnalano eventuali movimenti del ghiaccio. La SAT chiede agli escursionisti attenzione e di segnalare eventuali problemi sui percorsi, tornando indietro in caso si trovino ostacoli sui sentieri.

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