Al Castello del Buonconsiglio un incontro per dire “stop alla corsa agli armamenti”, su iniziativa del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, allo scopo di fare luce sull’aumento vertiginoso delle spese militari in Italia e nel mondo. Sotto la lente il piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, l’impegno dei paesi Nato a destinare il 5% del proprio Pil alla voce “difesa” entro il 2035. Ma soprattutto, la nuova legge di bilancio: l’Italia, infatti, dopo aver refertato più di 30 miliardi di spese militari nel 2025, con la prossima manovra prevede di spenderne altri 10 tra missili, elicotteri, fregate e cacciabombardieri. Una scelta dettata dai recenti accordi con Unione Europea e Nato. Ma secondo dati dell'Osservatorio Milex, la tendenza al riarmo era comunque già in atto da anni nel nostro paese. Lo ha fatto notare, Francesco Vignarca, coordinatore Rete Italiana Pace e Disarmo, evidenziando il fatto che l'umento di spese militari toglierà fondi per l'istruzione, il welfare e la salute pubblica.