Oggi ricorre il secondo anniversario dall'imprevedibile tragedia della Marmolada. All’avvio dei lavori del Consiglio provinciale oggi a ricordo delle vittime l'Aula ha rispettato un minuto di silenzio. “Una ferita di tutti" - queste le parole del presidente Maurizio Fugatti. Era il 3 luglio del 2022 quando la Marmolada, la Regina delle Dolomiti, fece capire la realtà dei cambiamenti climatici nel modo più indelebile possibile: 11 escursionisti persero la vita e altri 8 rimasero feriti, in seguito al crollo di un gigantesco seracco di ghiaccio e roccia tra Punta Rocca e Punta Penia, alto come un palazzo di 70 piani. A due anni da quella imprevedibile tragedia dovuta alle alte temperature raggiunte in cima al ghiacciaio parla il presidente della Società alpinistica tridentina, il glaciologo Cristian Ferrari: "Il crollo ha costretto tutti ad un cambio di paradigma nell'approccio alla montagna”. La tragedia di due anni fa ha lasciato agli addetti ai lavori un altro fondamentale insegnamento, la via deve essere una via comune di lavoro congiunto, come accadde in quel drammatico giorno. A partire dal sistema della Protezione civile, una grande ed efficiente macchina dei soccorsi che ha coinvolto le due le due Province Autonome e il Veneto. Interventi che hanno permesso di salvare vite umane, anche in casi che sembravano disperati. Il governatore della Provincia di Trento Maurizio Fugatti nel secondo anniversario del crollo del ghiacciaio della Marmolada ricorda le vittime e ha ricordato la dedizione e il coraggio degli operatori della protezione civile che in quei momenti e nei giorni successivi senza esitazioni hanno messo a rischio le loro vite per soccorrerne altre.