
Dopo la chiusura della mensa dei cappuccini serve un aiuto concreto da parte dei cittadini di buon cuore. L’Arcidiocesi di Trento lancia un appello per la fornitura di alimenti necessari ad offrire, almeno ogni sera, un pasto caldo a testa ad un centinaio di bisognosi e oltre 250 pacchi di viveri mensili alla Mensa della Provvidenza, a poco più di un mese dall’assunzione del coordinamento nella mensa dei Cappuccini alla Cervara. Servono, al momento, legumi, tonno, scatole di pomodro, olio (di semi e di oliva), farina bianca, zucchero, latte, pasta, caffè e biscotti. In generale quindi alimenti a lunga conservazione. Anche un piccolo gesto cambia. Soprattutto se quel piccolo gesto si somma a quello dell’intera comunità. Non bisogna pensare chissà quali quantità di alimenti, basta poco, da parte di tutti. E basta donare ciò che uno si sente. La Mensa si regge su una rete di ben 300 volontari che si occupano del servizio pacchi dei viveri, dalla fornitura degli alimenti di varia provenienza: supermercati, privati o associazioni, alla preparazione e distribuzione, il tutto sotto la Caritas Diocesana. Don Mauro Leonardelli, delegato dell’Area Testimonianza, ha scritto ai parroci della città invitandoli a sensibilizzare le comunità in tal senso. “Mi rivolgo a voi – sottolinea don Mauro – per chiedervi un aiuto concreto; tale risposta ci permetterà di continuare la vicinanza concreta alle persone che si rivolgono a noi per un aiuto … ringraziando inoltre tutti i volontari che continuano a svolgere il loro servizio in modo eccellente”. Chiunque desiderasse rispondere all’appello può portare gli alimenti indicati presso il Convento in Via Alle Laste 3, dalle ore 15 alle ore 18:00. Per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere alla sede dell’area Testimonianza in via Barbacovi 4, al numero 0461 891124.