Per molti le festività natalizie coincidono con una sola grande protagonista: la tavola. Tra il Cenone della Vigilia e il pranzo di Natale, sono numerosi i piatti più amati della tradizione, un’occasione speciale per le famiglie di ritrovarsi in cucina, riscoprire le ricette di sempre e iniziare le preparazioni anche con qualche giorno di anticipo. In Trentino-Alto Adige, tra le specialità immancabili spiccano i canederli: una volta lessati possono essere serviti con ragù, burro fuso e formaggio oppure in brodo. Di solito arrivano in tavola dopo un ricco antipasto a base di speck, salumi, formaggi locali e sottaceti. Tra i secondi piatti, grande spazio alla cacciagione e alla selvaggina, dallo spezzatino di capriolo al cervo in salsa di ginepro o ai frutti di bosco, accompagnati da polenta o patate. Il finale è affidato ai dolci della tradizione: lo strudel di mele e lo zelten, preparato con frutta secca e canditi. Anche se a dominare le tavole natalizie sono soprattutto panettoni e pandori artigianali, proposti in varianti sempre più originali. Tra le bevande tipiche del periodo, molto apprezzato soprattutto ai mercatini di Natale, il vin brulè: vino caldo speziato, perfetto per scaldarsi nelle fredde giornate invernali. Unica nota, che può apparire stonata anche se gustosa, è il possibile aumento di peso con la rincorsa alla dieta all’indomani dell’Epifania.