È stata inaugurata tra le montagne trentine la nuova ciclopedonale che collega la Val di Fiemme alla Val di Fassa: l’infrastruttura pensata per favorire la mobilità “sicura, moderna e sostenibile”, come ha precisato il sindaco di Moena Alberto Kostner. L’opera consente di togliere i ciclisti dalla strada, tutelare l’ambiente e promuovere il turismo green di qualità. L’investimento, pari a 1,7 milioni di euro, ha permesso anche la realizzazione di una nuova galleria in roccia, lunga circa 21 metri, un intervento richiesto per motivi di sicurezza idraulica: un percorso ciclopedonale, ma anche uno sfogo in caso di piena eccezionale del torrente Avisio, in prossimità del “Pont de Mur”. Sono quattro, quindi, le funzioni del nuovo tratto: pedonale, ciclabile, in inverno sarà parte del tracciato della Marcialonga per lo sci di fondo e, in caso di piena, fungerà da sfogo idraulico. Tra gli interventi principali, anche la sostituzione del vecchio ponte in legno lamellare sull’Avisio: al suo posto, una nuova struttura mista in acciaio e calcestruzzo di 24,50 metri di lunghezza e 4 metri di larghezza. Una garanzia di solidità e durata nel tempo. Con una lunghezza di 1.254 metri, due corsie a doppio senso di marcia e una larghezza di 3,00 metri, il nuovo tratto rappresenta un ulteriore passo verso il grande obiettivo: collegare Trento alla Val di Fassa con una ciclopedonale continua. Nel frattempo, proseguono i lavori in alta Valsugana per unire Pergine a Baselga di Piné.