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Morti sul lavoro, Trentino AA in zona arancione

Mercoledì 05 Novembre - 10:09

Il Trentino-Alto Adige passa da zona rossa a zona arancione per incidenza degli infortuni mortali sul lavoro. Il passaggio arriva con il nuovo studio dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega, che ha diffuso i dati riferiti al periodo tra gennaio e settembre 2025 sul numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa per ogni milione di occupati. I dati sul 2024 indicavano un'incidenza più elevata rispetto alla media nazionale di oltre il 25%, classificando la regione in zona rossa, quella maggiormente a rischio. A finire in zona rossa a settembre 2025, con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale sono: Basilicata, Umbria, Campania, Puglia e Sicilia. In zona arancione, con una incidenza superiore alla media nazionale ma fino a +25%, assieme al Trentino Alto Adige ci sono Liguria, Calabria, Abruzzo, Veneto, Piemonte e Sardegna. Sono 784 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 575 in occasione di lavoro (8 in più rispetto a settembre 2024). La maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro va ancora alla Lombardia con 73 decessi, 14 quelle del Trentino-Alto Adige. L’incidenza più elevata si registra nella fascia d’età degli ultrasessantacinquenni, mentre sono 68 le donne decedute per lo più in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Per gli stranieri il rischio, a 49,7, è ancora più che doppio rispetto agli italiani. Il settore più colpito è quello delle Costruzioni con 99 decessi.

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