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Musica nei locali, un'estate difficile per Rovereto

Giovedì 22 Febbraio - 12:27

Musica sì, musica no, l’eterno dilemma dei bar nei centri storici. La convivenza tra la movida e il rispetto del silenzio per chi abita in centro è sempre difficile. Si prospetta un’estate difficile per i bar e e i locali che propongono musica dal vivo, adesso il rumore non è più solo prodotto dal locale, da musica riprodotta o suonata all’interno, ma anche dai clienti che si spostano e stazionano all’esterno dello stesso locale. Confcommercio Rovereto e Vallagarina per venire incontro alle richieste degli esercenti ha organizzato un incontro: capire tutte le regole da seguire è fondamentale per non far morire i centri cittadini. A complicare ulteriormente la questione è la burocrazia che fa lievitare i costi per i gestori dei locali, a Trento proprio per questo motivo ha chiuso definitivamente lo storico bar Posta. Si prospetta pertanto un’estate senza musica live, il limite orario delle ore 23 fissato con decreto ministeriale non vale a Rovereto dove c’è chi chiama per lamentarsi già attorno alle 21:30 a dirlo è Danilo Galotto del Circolo Operaio Paganini in pieno centro a Rovereto che da due mesi non fa più i concertini tanto amati dagli universitari. “Impossibile prevedere musica live qui a Rovereto” - dice Galotto. Si apre una riflessione, la vocazione universitaria della città della Quercia è innegabile, sono proprio loro l’utenza maggiore, quella che tra l’altro porta ad avere delle interessanti ricadute sull’offerta commerciale, sui servizi e sulla residenzialità, oltre ad essere presenza fondamentale per la vitalità di Rovereto. Il Questore di Trento Maurizio Improta, presente all’incontro, dice: “Spazio ai giovani e alla buona musica, ma prevedete eventi che non si trasformino in discoteche”.

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