Dal nuovo ospedale di Trento, ai dubbi sul salva-casa, passando per il numero sempre più alto di donne ingegnere in Trentino, sopra la media nazionale. Questi i temi al centro dell’ultima assemblea dell’ordine degli ingegneri trentini a Le Albere. In primis, c’è una vittoria da festeggiare sulla controversia dell’equo compenso, riguardante l’affidamento del progetto di fattibilità tecnico-economica per il nuovo ospedale universitario di Trento. A marzo di quest’anno il Tar aveva bocciato il ricorso presentato dagli ordini professionali di ingegneri, architetti e geologi trentini, che contestavano alla Provincia la mancata applicazione delle tabelle sull'equo compenso, e in particolare la scontistica massima sulla parte economica del 50%. Ma la controversia si è risolta grazie all’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti: norma che prevede un correttivo sulle scontistiche massime, già recepito dalla Provincia. Per la soddisfazione della presidente dell’ordine degli ingegneri, Silvia Di Rosa. "Quello che è successo a dicembre 2024 non si potrà più ripertere", ha ribadito Di Rosa. La stessa presidente ha chiarito poi la posizione degli ingegneri sul disegno di legge Gottardi, norma che dovrebbe recepire nell’ordinamento provinciale il decreto salva casa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Insieme agli avvocati e alle professioni tecniche del trentino produrremo una nota di sintesi delle posizioni esposte, da sottoporre alla terza commissione, per dare loro il tempo di produrre specifici emendamenti", ha dichiarato Di Rosa. Resta poi degno di nota il dato in crescita sulla rappresentanza di genere nella categoria, a livello locale. Oggi in Trentino il 18% degli ingegneri sono donne, a livello nazionale la percentuale si ferma al 16,9%.