In America e in alcuni Paesi dell’Unione Europea è una pratica diffusa già da 15 anni, ma in Italia, ultimo Paese in classifica europea per pagamenti digitali, l’ingresso del Pos in Chiesa ha suscitato scalpore e qualche perplessità. Per offerte, elemosine o per celebrare una messa di suffragio anche in alcune Chiese italiane, la carta di credito sta soppiantando la tradizionale moneta con alcuni vantaggi, come lo stop ai furti nelle cassette delle offerte e una maggiore trasparenza. Il progetto della Curia ha avviato una sperimentazione anche in Trentino. A Cognola nella Chiesa parrocchiale dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia i fedeli già da qualche settimana hanno detto addio alle monete, le offerte si fanno con carta di credito o bancomat tramite un totem e un lettore contactless. Dotato di touch screen, il totem, consente dapprima di selezionare una lingua fra italiano, inglese e tedesco. Procedendo, per il carrello delle donazioni si può scegliere la destinazione delle offerte che si intendono donare: dal restauro della chiesa alle candele alle offerte per il culto. Un test per digitalizzare le offerte dei fedeli nelle chiese d’Italia, che non esclude la sua forma più tradizionale. Insomma i sacrestani durante la celebrazione Eucaristica, raccoglieranno ancora l’obolo passando tra i banchi da chiesa come di consueto.